La fotogrammetria con drone è una delle migliori soluzioni in termini di costi e tempi per l’esecuzione di rilievi territoriali.
Il rilievo e la restituzione della nuvola di punti consente di avere a disposizione tutte le misure degli elementi di un edificio o di un insieme di edifici.
Le indagini termografiche (tipiche per il fotovoltaico), così come le analisi multispettrali assumono un ruolo fondamentale nei monitoraggi ambientali sia in aree industriali o densamente urbanizzate sia in contesti naturali, semi naturali e agricoli o agroecosistemi.
La bontà di un rilievo passa attraverso un’indispensabile fase di pianificazione delle attività di campo, l’utilizzo di strumentazione di alta precisione fino ad un’attenta scelta dei software di SFM in relazione al dato e il formato da restituire al cliente.
Set-up per monitoraggio ambientale in ambiente montano con la verifica e geolocalizzazione di alcune specie vegetali protette. Stazione GNSS, drone RTK, generatore elettricità, stazione ricarica multi-batteria con autonomia di rilievo illimitata.
Nel video il modello 3d rappresentato dalla nuvola di punti relativo al rilievo di un edificio storico (Salus) localizzato nel centro di Fiuggi: rilievo finalizzato al progetto di riqualificazione sismica.
Modello 3d con texture e piastrelle (modello Tiled) relativo al complesso storico “Civitavecchia” – Torre di Cicerone e Arco a sesto acuto. Arpino (FR).
prospetto su base modello 3d.
riprese con camera termica radiometrica – Censimento mammalofauna area di protezione esterna PNALM – nel video gruppo di Cervi
La fotogrammetria o in generale i rilievi finalizzati alla creazione di una nuvola di punti geograficamente e topograficamente referenziata si basa sull’utilizzo di una strumentazione di campo composta da ricevitori GNSS multicanale, Stazioni totali, droni ad elevata precisione (Autel Robotics RTK serie), fino a rilievi realizzati con laser scanner con margini di errore molto spinti nell’ordine di pochi millimetri. Nella foto un esempio di rilievo con restituzione della nuvola dei punti il cui errore calcolato verificato su punti noti (QCP – Quality Control Point ) è pari a 0,015 m (1,5 cm). Ovviamente il margine di errore medio del modello rispetto all’asse delle x (Latitudine), y (Longitudine), z (altitudine) è strettamente connesso con la complessità dell’area da rilevare.
Le informazioni derivanti da queste applicazioni permettono valutazioni su anomalie di funzionamento degli impianti, sullo stato di inquinamento dei suoli, sullo stato di salute degli habitat e delle colture agricole nonché lo stato dei suoli.
Cosa facciamo: